Laszlo Alexandru

 

ABBASSO ILIESCU!



In Romania nel dicembre 1989 c’è stata una rivoluzione anticomunista, con centinaia di persone uccise nella sparatoria. Gli autori dei crimini non sono stati puniti.

In Romania nel marzo 1990 c’è stato un violento confronto interetnico a Tîrgu Mureş, a cui il potere politico ha assistito con placidità, poiché rappresentava un’utile diversione per il consolidamento dell’autoritarismo. Gli autori del conflitto non sono stati puniti.

In Romania c’è stata un’azione deliberata di terrorismo contro la società civile, il 13-15 giugno 1990, quando i minatori hanno invaso la capitale Bucarest e, con l’appoggio e la coordinazione logistica di alcuni funzionari statali, hanno picchiato i passanti. Gli autori della messa in scena non sono stati puniti.

Dalla Romania sono andati via, negli ultimi anni, centinaia di migliaia di persone, alla ricerca di posti più pacifici, più favorevoli, più comprensivi. I responsabili che hanno spinto i Romeni a piantar baracca e burattini non sono stati puniti.

Cos’altro di peggio poteva mai commettere l’ex-presidente Iliescu contro la Romania e gli è sfuggito di mente? Qual è il limite supremo di delinquenza politica che la mentalità romena può accettare?

Per tutto questo e per tanto altro, lo slogan politico più popolare degli ultimi quindici anni deve essere arricchito ai nostri giorni con nuove sfumature: “Abbasso Iliescu! In galera!”.

(luglio 2005)